Il commissario: «Potenzieremo Campo Marzio con un investimento di 50 milioni»

Nel corso del periodo 1 gennaio – 30 settembre di quest’anno sono partiti e arrivati dal porto di Trieste 4.104 treni.
Nello stesso periodo del 2014 erano stati 3.564 per cui nel settore ferroviario, una delle punte di eccellenza dello scalo triestino, la crescita è del 15,16%. Lo ha fatto rilevare alle delegazioni dell’Ince in quella che è stata una lunga illustrazione delle potenzialità del porto, il commissario D’Agostino.
In particolare, 1.072 treni sono stati allestiti da Trieste marine terminal (Molo Settimo), 1.989 da Emt (Gruppo Parisi) sul Molo Sesto, 501 dal terminal Samer (Molo Quinto).
«In questo ambito – ha spiegato – stiamo per procedere all’ottimizzazione della manovra anche con la privatizzazione della società, rivedendo il lay-out dei binari che servono i Moli Quinto, Sesto e Settimo dove sarà possibile allestire treni da 750 metri, mentre c’è un progetto di Rfi di 50 milioni già finanziato per potenziare lo snodo di Campo Marzio».
D’Agostino ha voluto anche replicare alla flessione che si è registrata a ottobre nel traffico container, sottolineando come siano invece in crescita i traffici in quasi tutti gli altri settori e come per numero complessivo di tonnellate di merci lo scalo triestino, che ne totalizza 57 mila
sia il primo in Italia in particolare grazie al terminal della Siot alla quale è stata rinnovata la concessione per altri cinquant’anni, che ne totalizza
41 mila di petrolio.
Con manovra ardita ha però voluto “tradurre” in teu anche i semirimorchi trasportati a Trieste sui traghetti che l’anno scorso sono stati 297 mila e che
“tradotti” sarebbero 688 mila e aggiunti ai teu veri del 2014 farebbero salire il numero ipotetico complessivo a un milione 174 mila teu.

Fonte: Il Piccolo (Trieste) 10/11/2015

Vedi tutte le news »