09/03/2014 – Il Piccolo – Attualmente sono due al giorno ma presto diverranno tre. Il percorso viene coperto in otto ore.

Sono le due e mezza del pomeriggio quando il treno arriva al terminal di Fernetti. È partito otto ore fa da Salisburgo e bastano pochi minuti per far scendere dai 21 vagoni i camion.Dalla carrozza in coda i camionisti si alzano rapidamente dalle cuccette dove hanno potuto tranquillamente riposare e si mettono al volante nelle proprie cabine di guida. Emanuele Frascatore, responsabile della società Riciclo clean, guida i suoi uomini nelle operazioni di sbarco. Alla guida del locomotore il macchinista di Rail cargo Italia, società che fa parte del Gruppo Rail cargo Austria. Il servizio è in joint venture con Alpe Adria, la società di logistica partecipata in parti eguali da Trenitalia, Friulia che è la finanziaria della Regione e Autorità portuale. Qui, anche se il tragitto tra Opicina e Fernetti risulta ancora un po’ macchinoso,non c’è il problema della doppia manovra come in porto dove può operare soltanto Adriafer che però non può uscire dal perimetro dello scalo. I camion scesi dal treno fanno una sorta di percorso all’interno del terminale si avvicinano al gate: se la luce è verde possono scendere direttamente in porto e imbarcarsi sul traghetto per la Turchia. Non i camionisti però che, una volta in porto, raggiungono in pullman l’aeroporto di Lubiana per volare su Istanbul:soltanto qui recupereranno il proprio Tir quando avrà concluso il viaggio per mare. Nel frattempo si avvicinano i camion che sono arrivati dal porto dopo essere scesi dal traghetto turco. Devono superare l’esame della sagoma elettronica e poi quella della pesatura:non bisogna andare oltre le 42 tonnellate. Se i due test sono validi il camion sale su un pianale dello stesso convoglio, nel frattempo liberatosi. Se così non è,per raggiungere Salisburgo, deve mettersi in strada. «Via ferrovia si riducono dell’80% le emissioni in atmosfera e del 40%gli incidenti, per non parlare poi del taglio dei costi», commenta Frascatore. Osserva tutto compiaciuto il presidente del terminal, Giorgio Maranzana che esprime soddisfazione per i risultati raggiunti, non sol o grazie ai treni, nel corso del 2013 e anche nei primi due mesi del 2014. Il servizio è iniziato appena l’11 febbraio 2013 e da allora fino al 31 dicembre sono partiti 525 treni con 8 mila 843 autotreni e sono arrivati 523 convogli con 10 mila 759 autotreni e veicoli nuovi. Nei primi due mesi di quest’anno invece sono partiti 70 treni con 1.247 camion e sono arrivati 65 treni con 1.491 veicoli. Gli autotreni che scendono dal convoglio a Salisburgo sono quasi al confine con la Germania e non necessitano di permessi per transitare in Austria, non pagano né le tasse né le vignette autostradali austriache. Poi usualmente proseguono per il Nord Europa e molti raggiungono anche l’Inghilterra. Soprattutto grazie al ruolo di retroporto anche Fernetti cresce e complessivamente i mezzi entrati nel terminal per operazioni doganali sono passati dai 145 mila e 12 del 2012 ai 152 mila 394 del 2013, crescita proseguita anche in questo primo scorcio del 2014.

Fonte: il Piccolo (Trieste)

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