Crescita in tutti i settori merceologici ad aprile. Movimentazione delle merci invariata nel quadrimestre. Balzo del 23,73% sui teu, positivo il comparto ro-ro
Sull’onda delle ambizioni cinesi, il porto di Trieste continua a crescere. I dati del primo quadrimestre dell’anno diffusi dall’Autorità di sistema portuale fanno rimarcare una novità fondamentale: un’impennata dei container che negli ultimi due anni avevano invece fatto registrare una stagnazione per alcuni preoccupante, nonostante il presidente Zeno D’Agostino continui a ripetere che nel caso particolare di Trieste per avere un’idea corretta del traffico, i container andrebbero sommati all’enorme mole dei semirimorchi che arrivano e partono pieni dai terminal dell’autostrada del mare con la Turchia.
In aprile sono stati dunque movimentati 52.253 teu (misura equivalente ai container più piccoli, quelli da 20 piedi) con una crescita del 23,73% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ma anche se si guarda complessivamente ai primi quattro mesi dell’anno, la performance risulta comunque più che buona con un più 16,54% rispetto al 2016 in virtù dei 189.473 teu complessivamente movimentati. Sommando la movimentazione dei container con i semirimorchi e le casse mobili espressi in teu equivalenti, in base al ragionamento precedente, nel corso dei primi 4 mesi, sono stati raggiunti i 419.689 teu (+8,27%): percentuale inferiore di crescita, ma numero assolutamente ragguardevole.
La stragrande maggioranza dei container viene movimentata sul Molo Settimo dalla Trieste marine terminal, società presieduta da Fabrizio Zerbini in cui recentemente il colosso Msc è salito al 50% delle quote pareggiando quelle ancora in mano a Pierluigi Maneschi.
E se ci si rifà a Tmt i dati sono ancora più confortanti. In aprile sono stati movimentati 47.585 teu, miglior aprile di tutta la storia del terminal, ma molto bene è andato anche maggio di cui questa società ha già postato i dati sul proprio sito web: sono stati 45.342 i teu e a propria volta si tratta del miglior maggio di sempre. Con 221.749 teu movimentati nei primi cinque mesi, il terminal, capolinea di due servizi transoceanici dal Far East, sembra finalmente proiettato ad abbattere il muro, mai raggiunto, del mezzo milione di teu con la possibilità di superare Venezia e partire
alla rincorsa di una ancor lontana Capodistria.
In aprile però una crescita si è registrata in tutti i settori merceologici: 4.632.674 sono state le tonnellate di merce movimentata, con un +4,68% sull’aprile 2016. Da segnalare una crescita a doppia cifra anche per le merci varie (+11,65%). Trend positivo per il comparto ro-ro (+1,20%), le rinfuse liquide (+2%) e le rinfuse solide (+0,77%). Pressoché annullato il leggero regresso complessivo del periodo gennaio- marzo. Dando uno sguardo a tutto il primo quadrimestre 2017, si rileva infatti che la movimentazione delle merci è rimasta pressoché invariata rispetto al 2016 (-0,56%) con un volume pari a 19.118.014 tonnellate. Andamento ok per le merci varie (+7,18%) e per il comparto ro-ro con 99.269 unità transitate (+1,95%). Fanno eccezione le rinfuse solide che riportano un
24,5%, soprattutto a causa di un calo di traffici sulla banchina della Ferriera.
Fonte: “Il Piccolo“