21/03/2014 – «L’inizio è stato piuttosto timido anche per la titubanza di alcuni professionisti legati ai vecchi schemi, ma adesso la novità sta ingranando e presto i benefici, in tempi e costi, saranno verificabili a livello generale. » Sta a questo punto, in base alla descrizione di Ampelio Zanzottera, segretario generale dell’Astra l’associazione che riunisce gli spediziori del porto, il processo di introduzione dello Sportello unico doganale nello scalo di Trieste. Ieri alla Centrale idrodinamica una cinquantina di operatori hanno partecipato all’ultima delle riunioni informative tenuta dai dirigenti del ministero della Salute Cosimo Trionfo e Giuseppe Plutino assieme a funzionari locali dalla Dogana, della Sanità marittima e dell’Ufficio veterinario del porto. Il succo della novità consiste nel fatto che tutti i documenti delle pratiche doganali, dopo essere stati eventualmente scannerizzati, vengono inviati a un unico indirizzo telematico. Sparisce dunque la figura del fattorino o dell’impiegato che in scooteroa piedi faceva varie strade e bussava a più uffici. Il taglio di tempi significa soprattutto risparmio di costi. Dalla Dogana al veterinario, dall’Azienda sanitaria alla Finanza: alle pratiche per le merci potevanno essere interessati anche fino a 16 enti diversi, sebbene mai tutti per il medesimo trasporto. «Il fatto che lo Sportello unico doganale sia già funzionante da mesi in alcuni porti purtroppo non c’è stato di grande aiuto – spiega Zanzottera – perché ogni scalo fa storia a sè e Trieste più di altri ha le proprie prerogative e le proprie particolarità. Per questo è stato necessario unperiodo di rodaggio.» Anche terminalisti e agenti marittimi stanno accogliendo con favore la novità dello Sportello unico doganale, strumento in grado di rendere più competitivo il porto di Trieste soprattutto se affiancato, come sta avvenendo, dal Port managment information system che informatizza le pratiche amministrative per l’arrivo e la partenza delle navi e da Sinfomar, la piattaforma software di collegamento tra i porti del Nord Adriatico che sarà di grande ausilio anche per il preclearing, cioé l’avvio delle pratiche di sdoganamento quando la nave è ancora in alto mare. (s.m.)

Fonte: il Piccolo (Trieste)

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